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19 luglio 1992, via D'Amelio. Il giudice Paolo Borsellino scende dalla Croma blindata, getta il mozzicone di sigaretta e si avvia verso il cancello. Emanuela Loi e gli altri quattro poliziotti della scorta si dispongono a ventaglio e attendono. Sono passati cinquantasette giorni dalla strage di Capaci, quando Giovanni Falcone ha perso la vita, e tutti sanno che è solo questione di tempo, prima che la Piovra colpisca ancora. L'aria trema, il caldo li soffoca, la calma li asfissia. Poi, una scia nel cielo: un uomo sfreccia tra i palazzi come un rapace e atterra davanti a loro. Lo chiamano Falcone. I cittadini lo considerano un eroe, anzi, un supereroe dagli incredibili poteri magici. Emanuela si lancia addosso al giudice, gli fa da scudo col proprio corpo. Il Falcone è sotto tiro, alza le braccia e urla loro di fuggire, di portare Paolo Borsellino in salvo. Poi un lampo, la fiammata, il boato. A trent'anni dalle stragi di mafia che hanno segnato l'Italia, arriva un'avventura in stile Marvel in cui un supereroe con superproblemi incontra gli Eroi civili della nostra epoca. E sarà tutta un'altra Storia.